Domani a Ciriè (Torino) apre
Bufò, che è una libreria per bambini, un family store e una cuccia accogliente dove si faranno letture, laboratori e feste. Insomma, è un posto speciale. Marta è mamma, ma anche mamma di Bufò e blogger di
Ufomom. Un bel giorno ha deciso di far diventare realtà il bel sogno che coltivava e domani lo inaugura! Ha chiesto anche a me, in qualche modo, di far parte di questo viaggio, perchè alcune creazioni Tulimami abiteranno i suoi locali e la ringrazio davvero per la fiducia. Di queste vi parlerò la settimana prossima (però... guardate bene la foto), oggi invece parlerà Marta. In lei riconosco l'emozione e l'energia che si mette in un progetto, ma anche l'impegno di arrivarci competenti e preparati e la trepidazione che riguarda la famiglia, trepidazione che abbiamo tutte noi mamme quando ci buttiamo anima e corpo in un progetto "fuori casa". Marta, in bocca al lupo, andrà benissimo!
Ciao Marta, raccontaci un po' di te
Mi sono sempre definita una mamma blogger e un’aspirante libraia e mi emoziono a pensare che qualcosa sta cambiando. Ho un figlio, scrivo su un blog e a breve sarò una libraia senza più aggettivo davanti.
E’ incredibile quanti cambiamenti possa portare la maternità nella vita di una donna. Se penso ai primi mesi da mamma, ricordo le paure, la sensazione di essere bloccata, vincolata a un esserino di pochi chili che esauriva tutte le mie forze e le mie energie. Ora, a distanza di quasi due anni, quelle sensazioni sono mutate: il mio bambino mi ha aperto delle opportunità inimmaginabili. Nuove emozioni, nuove persone, nuove sfide … e il coraggio d’intraprendere un sogno!
Bufò non sarà una libreria qualunque, ma un progetto di più ampio respiro: com'è nata l'idea e qual è la visione generale che ti ha guidata nel progettarla?
Ho scoperto i libri per bambini subito dopo la laurea. Ho cercato un lavoretto per le vacanze di Natale e mi sono rivolta alla mia libreria di quartiere che per anni era stata il mio serbatoio di letture e scoperte. Mentre consigliavo gli adulti, scoprivo che poco o nulla sapevo dei libri per bambini. Così ho frequentato un master dedicato all’editoria per l’infanzia, mi sono innamorata degli albi illustrati, ho fatto un tirocinio in una libreria per bambini. Con l’arrivo di mio figlio la passione è cresciuta, si è trasmessa nel blog e ora prenderà corpo nella mia libreria.
Potrà sembrare assurdo, ma consigliare una lettura per piccoli o ragazzi è un’operazione difficilissima: gli adulti sono molto attenti, anche se spesso si fanno trasportare dagli stereotipi e dai luoghi comuni.
Io vedo la mia futura professione anche come un’opportunità di fare cultura e trasmettere bellezza. C’è tanta ottima produzione editoriale che merita di essere conosciuta e diffusa e per questo motivo darò grande risalto alle piccole e medie realtà che con audacia e determinazione propongono libri importanti e meravigliosi.
Tu poni anche particolare attenzione all'handmade di qualità: come mai questa scelta?
Così come non esiste un libro uguale ad un altro, anche i giochi e gli accessori devono essere unici. Siamo talmente assuefatti dalla logica commerciale che ormai è quasi scontato trovare gli stessi oggetti nelle case dei nostri bambini. Spesso, a dire il vero, sono prodotti inutili che non valorizzano le capacità dei bimbi e che vengono accantonati in fretta.
Io credo che da parte delle persone ci sia la voglia di tornare alle cose semplici, fatte con le mani o con tecniche di produzione artigianale. Un desiderio di possedere qualcosa di diverso, rispettoso dell’ambiente magari perché prodotto con materiali di riciclo e originale.
Per questo motivo, accanto alla libreria affianco il family store. Qui, oltre alle tue creazioni, ci saranno oggetti che spaziano dall’arredo della cameretta ai prodotti bio per la cura del corpo e l’igiene. E poi tante altre cose ancora che non vi svelo.
So che c'è un argomento che ti sta molto a cuore. Lavoro e famiglia. E’ possibile?
Questa è la domanda che più mi assilla. Sì, certo, c’è anche il timore di fallire, di non incontrare il gusto della gente, ma soprattutto ho paura di non riuscire a conciliare il mio sogno con la gestione di mio figlio. Ci saranno molti meno momenti insieme e alcuni di questi, come la lettura prima della nanna, diventeranno unici e preziosi.
Non sono l’unica mamma che lavora, so che prima o poi troverò un giusto equilibro e comprendo anche che prima di tutto ci dovrà essere la consapevolezza di aver realizzato qualcosa che volevo. Mio figlio avrà una madre che ha avuto il coraggio di inseguire i propri sogni e io voglio mostrargliene il volto migliore.
Spero che un domani lui sarà altrettanto intraprendente.
E andrà così, vedrai!