Un giorno, poco prima di Natale, quand'ero ancora sommersa dagli ultimi lavori da consegnare, m'è partita la rotella creativa in modalità turbo jet. Quando succede, non posso aspettare. Devo assolutamente realizzare l'idea a costo di non dormire/non mangiare/non fare la plin plin e di diventare un mostro scarruffato.
Mi sono messa in testa di fare un salto di qualità e di cucire la bambola più deliziosa di cui fossi capace. Doveva essere minuziosamente accurata in tutti i dettagli, doveva essere dolcissima, doveva essere completa di alcuni graziosi accessori che la rendessero diversa dalle altre che ho fatto finora.
Quante pretese! Ho la piena consapevolezza che si può sempre fare meglio e che non bisogna esser presuntuosi, ma che vi devo dire, mi piace! Questa è mia (e lo dico proprio come un bimbo che non vuol mollare il suo pupazzo), ma ne farò sicuramente altre per chi vorrà adottarle.
Few days before Christmas, when I still was overloaded by the realization and delivery of my last creations, I was hit by an idea as a lighting in the sky. When it happens, I cannot wait: I don't go to the bathroom, I don't eat, I became awful like the jeti until I achieve my creative idea.
So, I decided to realize the most sweet doll I could, accurate in every part and with tiny lovely details everywhere.
I perfectly know I can always do better and I even know I can't be immodest, but I love my Amandine! She is the first and she's mine, but I'll sew others for new families.